A Leno si parla di armi: un mercato fuori controllo

 

I dati contenuti nel rapporto annuale 2017 sulle spese militari italiane presentato dall’Osservatorio “MIL€X” parlano chiaro:  l’Italia spende ogni anno per le sue forze armate oltre 23 miliardi di euro (64 milioni di euro al giorno), di cui oltre 5 miliardi e mezzo (15 milioni al giorno) in armamenti. Una spesa militare in costante aumento, che rappresenta l’1,4% del PIL nazionale. E nel mondo? Sono 1.686 i miliardi di dollari assorbiti dalle spese militari mondiali. Una cifra che fa rabbrividire.

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Perchè tutta questa spesa in armi? Sfiducia, paura, protezione? Questo millennio ci mostra paesi in forte espansione economica e paesi in grave crisi, l’incremento di regimi autoritari, la lotta al petrolio e alle fonti energetiche naturali; terrorismo e religione. Il mondo è composto da tante realtà diverse, ma quasi tutte con un dato in comune: la tendenza prevalente all’aumento delle spese militari, che negli ultimi cinque anni per la prima volta sono giunte al massimo livello dalla fine della guerra fredda. 

Stando alle rilevazioni
dello Stockholm International Peace Research Institute, l’Italia è l’ottavo esportatore di armi al mondo; solamente nell’anno 2016 le vendite all’estero di strumenti per uso bellico e civile hanno fruttato alle imprese nazionali 1,2 miliardi di euro. Se poi a questa somma si aggiunge quella delle forniture di aerei, elicotteri e altre apparecchiature belliche, i ricavi dell’industria pesante ammontano nel 2016 a 14,6 miliardi, con un incremento del 85% su base annua.

Una vera e propria montagna di armi che spesso finisce in mano a regimi autoritari e repressivi, accusati di crimini di guerra e contro l’umanità. Armi che vengono prodotte vicino a casa nostra: la produzione di pistole, fucili e munizioni è attualmente concentrata in tre province: Brescia, La Spezia e Roma. A guidare la classifica è la città lombarda da cui parte un quarto dell’export nazionale, per un valore nel 2016 di quasi 326 milioni di euro, in crescita del 9,6% rispetto all’anno precedente.

Quali sono le possibili soluzione a questa corsa agli armamenti? Se ne parlerà nella seconda serata delle rassegna “Scelte sostenibili. Percorsi possibili per il futuro” a tema “Costruire la pace” che si terrà martedì 17 aprile alle ore 20.45 presso Villa Badia di Leno.

A guidarci nella serata saranno Giorgio Beretta, ricercatore deall’Osservatorio Permanente Armi Leggere di Brescia, e Silvia Spera, Segretario della Camera del Lavoro di Brescia. Modera l’incontro il giornalista de “La Stampa” e “La Voce del Popolo” Luciano Zanardini.

L’ingresso è libero e aperto a tutti.

 

 

Per informazioni:
tel.: 331-6415475 | 030-9038463
mail: info@fondazionedominatoleonense.it
web: www.fondazionedominatoleonense.it

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