Custodire la parola: l’inaugurazione

Custodire la parola: l’inaugurazione

di Fondazione Dominato Leonense

7 luglio 2007

 

Nella suggestiva cornice di Villa Badia a Leno la Fondazione taglio nastroDominato Leonense ha presentato, il 7 luglio 2007, la mostra dedicata alla collezione di legature della biblioteca di Montecassino. Un momento decisamente importante per gli amanti dei libri e delle legature antiche: questa mostra, infatti, rappresenta una rarità nel circuito espositivo italiano, che ha registrato negli anni un’altra sola esposizione dedicata a questo tema. Inoltre, è la prima volta che le legature preziose di Montecassino sono esposte al pubblico.

Alla cerimonia erano presenti, oltre ai rappresentanti della Fondazione Dominato Leonense e del Comune di Leno, S.E. Bernardo D’Onorio, abate di Montecassino, e il curatore dell’esposizione, don Lorenzo Montenz – bibliotecario nel monastero cassinese. È proprio quest’ultimo che introduce i visitatori alla mostra spiegando:

La legatura dei libri è sempre stata appannaggio dei collezionisti privati; nelle grandi biblioteche statali non esistono infatti censimenti sulle legature e nei cataloghi delle biblioteche vi sono pochissime informazioni in merito alle legature.
Tuttavia, molto spesso per ricostruire la storia di un volume la legatura e’ fondamentale, perché ci parla dell’origine del libro, della sua storia; normalmente le uniche informazioni di cui disponiamo sono dove un libro è stato stampato e dove si trova oggi. Se però, ad esempio, è impresso su una legatura uno stemma, questo ci permette di datare il volume con precisione.
Da considerare inoltre è l’aspetto artistico delle legature, realizzate soprattutto dal XVII secolo con materiale preziosi come oro, avorio e pietre preziose. La fabbricazione delle legature si sposta quindi nelle oreficerie e chi le realizza diventa un vero artista.
Una precisazione: perché si possa parlare di legatura quest’ultima develeg3 essere parte integrante del libro, cucita con i fascicoli. Nella mostra lenese troverete anche delle “coperte”, esemplari che facevano parte di libri importanti o erano delle cartelle di presentazione. Per la bellezza degli esemplari si è deciso di includerli ugualmente, che presentano materiali di pregio come tartaruga, argento, pietre preziose, marocchino rosso, ametiste e zaffiri ecc.
In questo modo l’esposizione “Custodire la parola. Le legature di pregio della biblioteca di Montecassino” offre una panoramica completa di tutta la molteplicità di forme sia delle coperte che delle legature”.

Dopo il taglio del nastro, che ha aperto i cancelli della mostra, i visitatori hanno potuto assistere alla proiezione del documentario “I custodi della parola”, realizzato da registra Angelo Bonfadini. Un video che con semplicità coinvolge gli spettatori nella vita dei monaci benedettini a Montecassino, soffermandosi in particolare sull’affascinate lavoro del bibliotecario, custode del sapere.

Don Lorenzo Montenz ha infine accompagnato i presenti in una visita guidata alla mostra, spiegando per ogni teca l’affascinante storia che queste legature ci possono regalare.

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