Contro ogni Mafia: gli studenti scrivono

A seguito dell’incontro “Contro ogni mafia” che si è tenuto martedì 12 marzo in Villa Badia e mercoledì 13 marzo presso l’istituto d’istruzione superiore “V.Capirola” di Leno con la siracusana Giovanna Raiti, sorella di Salvatore Raiti, carabiniere Medaglia d’oro al valor civile alla memoria, vittima dell’attentato mafioso del 16 giugno 1982 noto come “Strage della Circonvallazione”, gli studenti della 2^B del liceo scientifico “V.Capirola” di Leno, che hanno partecipato alla testimonianza, hanno voluto indirizzare una lettera alla signora Raiti.

Carissima Sig.ra Giovanna,
Vogliamo ringraziarLa per averci dedicato il suo tempo la scorsa settimana e soprattutto, per averci fornito una panoramica del fenomeno mafioso molto più ampio e reale di quanto apprendiamo di solito dalla televisione e dai giornali.

Ci ha proposto il tema in maniera molto diretta e raccontato secondo il Suo punto di vista di persona che l’ha vissuto sulla propria pelle.

Ha così raggiunto i nostri cuori e le nostre menti, come se ci fosse stato dato un pugno nello stomaco. Lei, signora Giovanna, ci ha aperto gli occhi e ci ha letteralmente sconvolti. La Sua voce incrinata e rotta dal pianto, i Suoi occhi lucidi come due specchi e le Sue grida che rimbombavano nella stanza ci hanno svegliati da un sogno idilliaco, dal quale senza il suo intervento non ci saremmo probabilmente mai destati.

Sì, ci siamo svegliati da un bel sogno e abbiamo conosciuto la pericolosità e la gravità di un fenomeno più vicino a noi di quanto pensassimo, protetto e nascosto dall’indifferenza della gente che è il muro più forte e resistente da abbattere.

Ma grazie alle Sue parole forti, esplicite e senza filtri che hanno rischiarato il buio della nostra indifferenza come un lampo durante un temporale, ora siamo qui per dirLe che anche noi cercheremo di dare il nostro contributo per abbattere l’indifferenza. Con un profondo senso di corresponsabilità, come ha detto Lei, noi vendicheremo la morte di migliaia di innocenti, ci impegneremo per donare a noi e alle generazioni future un mondo in cui la mafia sarà solo una storia passata perché trionferà finalmente la cultura della legalità.

Il dolore reale che abbiamo percepito, la Sua tragedia e il coraggio che ha avuto nel raccontarci come quella “bestia nera” abbia distrutto la Sua famiglia e la Sua vita, sono serviti a farci capire che il Male ci circonda e ci incalza.

Sta a noi saper dire NO. E ciò accade ogni giorno sotto i nostri occhi.

D’ora in poi, il suo volto è stampato nei nostri cuori e anche Lei è una delle nostre guide, come modello di donna coraggiosa che è riuscita ad andare avanti, nonostante la vita le sia stata strappata proprio come un frutto staccato con violenza dal suo ramo quando non è ancora maturo.

Nel ringraziarLa ancora per averci donato una parte di Lei e di suo fratello Salvatore, sappia di poter contare su di noi come futuri combattenti dell’esercito della legalità contro la cultura mafiosa.”

Raiti

Giovanna Raiti è da anni impegnata con Libera per la promozione dei valori della Legalità. Referente della Memoria, Giovanna è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. Entrambe gli incontri sono stati aperti da Massimo Gobbi, protagonista della Pedalata per la Legalità che lo ha portato percorrere, in sella alla sua bicicletta, 1.000 km di costa siciliana per incontrare parenti delle vittime di mafia, giornalisti e esponenti di Libera impegnati nella lotta all’illegalità.

Un incontro di grande valore umano, che ha lasciato nelle future generazioni di adulti una testimonianza di coraggio e un’impegno nella lotta alla mafia.

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