Il cibo del ricco il cibo del povero

 

Il Cibo del ricco il cibo del povero. L’ospitalità nella cultura monastica è il titolo dell’ultimo incontro del ciclo “Pane e storia”, le conversazioni in Santa Giulia, organizzate in vista di Expo 2015, facenti parte del progetto “La civiltà di pane”.

malvezziE di pane ne parla Giacomo Malvezzi, nel Chronicon brixianum del secolo XV: «La badessa Anselperga fu sepolta in San Salvatore. Anche il corpo della regina Ansa venne tumulato nel medesimo monastero presso il campanile in una tomba di pietra; per la sua anima ogni anno fino al tempo presente, nella festa dei Santi Sebastiano e Fabiano, le monache fanno celebrare gli uffici divini a perenne memoria. Per la medesima causa e nello stesso giorno, tutti gli anni la badessa distribuisce molti pani di frumento preparati con quattro some di farina: una fonte afferma che ciò era stato ordinato dalla stessa sovrana».

L’ospitalità è un tratto distintivo delle comunità monastiche, che accolgono tutti riservando a ciascuno un’attenzione personale.
Il maestro Iginio Massari, lo chef Beppe Maffioli e l’enogastronomo Costantino Gabardi, accompagnati dagli allievi di CAST Alimenti – La scuola di cucina, guideranno all’assaggio di paste ripiene e vino riguardanti il tema della serata per illustrare il rapporto tra passato e presente.

Ogni incontro diventa importante quando è all’insegna della condivisione: consumare lo stesso cibo colma le distanze, crea unità, è fonte di cultura e cementa l’amicizia tra i popoli.

L’incontro si terrà lunedì 16 dicembre alle 18.30 presso l’Auditorium di Santa Giulia; interverrà il prof. Roberto Greci, dell’università degli Studi di Parma.

Per info: www.laciviltadelpane.it

 

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