Il Viaggio di Ermoaldo

Giovedì 7 novembre, alle 20.30, presso la sala del centro diurno anziani di Milzano, Valerio Gardoni racconterà IL VIAGGIO DI ERMOALDO, 1000 chilometri a piedi da Leno a Montecassino sulle tracce del sentiero percorso nel VIII secolo dal monaco benedettino Ermoaldo, fondatore dell’Abbazia di Leno. 1000 chilometri di incontri umani meravigliosi, di paesaggi, di storia, di fatica e solitudine.

viaggio di ermoaldoPunto di partenza di questo pellegrinaggio fu proprio Leno; il moderno Ermoaldo partì da Villa Badia, sede della Fondazione Dominato Leonense, all’epoca interessata dalle campagne di scavo che hanno portato alla luce la gloriosa abbazia. Dopo un mese di cammino, facendo tappa a Roma, arrivò al monastero di Montecassino.

Questa serata sarà l’occasione per riparlare della sciagurata idea di fare una “pista da cross” alla pieve di Comella, oratorio campestre costruito dai monaci benedettini di Leno nel XII secolo e angolo prezioso sulle rive del fiume Mella.

La pieve di Comella è stata la prima tappa del “viaggio di Ermoaldo”, sulle orme del dominato della grande abbazia di Leno. Quel tratto di campagna ora molto caro agli abitanti dei dintorni, un luogo dove molti si incamminano per evadere, ritrovarsi nella natura, pedalare in bicicletta e arrivare alla preziosa pive romanica in cotto, nel silenzio.

Dal diario del cammino di Ermoaldo, primo giorno:
Correva l’anno 2003 d.C., era un pomeriggio di primavera, il sole abbracciava la pianura vestita di verde, ricamata di fiori, le rondini sfrecciavano nell’ora tiepida d’aprile e gli aromi riempivano l’aria tarda del meriggio. Un gruppo di persone s’era data appuntamento sul prato, nel cuore di Leno, che custodiva gelosamente, come una dote nuziale, la storia della mitologica Abbazia di S. Salvatore.

Meticolosi archeologi avevano tolto piano piano la coltre di terra e le viaggio ermoaldo partenzapoderose fondamenta della leggendaria Abbazia avevano rivisto la luce, erano uscite le voci cantilenanti dei monaci, i loro spiriti vaganti nelle notti di luna avevano protetto il sacro suolo con i suoi segreti, ora erano pronti a raccontarci d’un tempo, d’un passato che può essere monito per il futuro.

Avevo raccolto per chissà quale magia l’invito di quelle voci e stimolato da un piccolo affresco che raccontava delle antiche vie dei pellegrini, m’ero messo il sacco in spalla e, impugnato un lungo bordone, partivo per un’avventura senza precedenti: più di mille chilometri a piedi lungo le antiche strade medioevali.

Quel gruppo di persone mi strinse la mano in un commosso saluto e dopo l’abbraccio con i miei genitori, mi incamminavo nella storia, dimenticando il presente avrei ripercorso a piedi la leggenda: tornavo sui passi di Ermoaldo dopo 1200 anni per raggiungere viaggiando e vivendo come un viandante pellegrino, la lontana Abbazia di Montecassino…

E’ stato un lungo cammino, ricco di emozioni, dell’incanto di paesaggi infiniti, di calore umano, di fatica e solitudine, ma quella sera alla pieve di Comella ero solo al primo dei tanti tramonti…”

 

Per info: 

Il viaggio di Ermoaldo
videoproiezione con Valerio Gardoni

quando
7 novembre 2013, ore 20.30

dove
Centro diurno anziani
Milzano (Brescia)

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