Itinerari turistici 2018 nella bassa pianura bresciana

 

Bisogna uscire dalla selva dei capannoni industriali, dai semafori, dal rumore ansioso del traffico e dall’aria rabbiosa e ingrigita da fumi tossici, per sentire l’umore delle basse terre bresciane, aggirarci fra i cascinali che spuntano come atolli silenziosi dal mare verde del maggengo cullato dal vento. Seguire le bianche strade ornate dai filari dei pioppi, fra sterminati campi di mais, dorate distese d’orzo maturo e superstiti marcite perse in un reticolo infinito e complicato di rogge alimentate dalle bocche dei fontanili e dei fossati che ancora faticano fra le pale dei mulini.

itinerari pianura bresciana (1)

Non è difficile imbattersi, semplicemente vagando per la pianura bresciana in una qualsiasi e imprecisata direzione, in una serie di esempi di ville gentilizie, palazzi e chiese ricchi di preziose testimonianze della storia della Bassa. A volte addossati alle strade, a volte sperduti nei campi o raggiungibili solamente attraverso piccole strade sterrate tali edifici rappresentano un’enorme ricchezza, preziosi gioielli che rendono lo scenario della Bassa Pianura Bresciana unico al mondo.

Anche quest’anno, attraverso gli Itinerari nella Bassa Pianura Bresciana, è possibile scoprire alcune di queste meravigliose realtà; non solo ville private e case padronali spesso difficilmente visitabili. Continua in questo modo l’incessante lavoro di svelamento, valorizzazione e conoscenza delle bellezze del territorio iniziato nel 2007 con la pubblicazione del cofanetto Itinerari della Bassa Pianura Bresciana.

Domenica 22 aprile si comincia con il piccolo borgo di Trignano, nella campagna e lungo le vie dell’abitato di Trignano, piccola località dell’antico “pagus farraticanus” e frazione del comune di San Paolo. In un contesto edilizio di carattere agricolo sarà possibile individuare l’antico palazzo Albani, la chiesetta della Visitazione di Maria a Santa Elisabetta e la piccola cappella campestre dedicata a San Martino.

Domenica 29 aprile si visitano i manufatti del laghetto di Scarpizzolo nella caratteristica zona umida, area boscosa ricca di una variegata flora e rifugio di svariate specie di uccelli e mammiferi. Poco distante si estende l’abitato di Scarpizzolo, dove è possibile scoprire la chiesa di San Zenone e il cinquecentesco palazzo Giudici, porzione rimanente dell’antico castello Martinengo Colleoni.

Domenica 6 maggio si prosegue con la visita all’antica corte agricola di Scorsarolo, località del comune di Verolavecchia e alla Chiesetta della Madonna delle Cave. Ormai in condizioni di abbandono, Scorsarolo ospitò, fino al 1786, un importante monastero domenicano. Proseguendo lungo la strada che attraversa l’antica corte si giunge dapprima alla caratteristica ghiacciaia e successivamente alla seicentesca chiesetta della Madonna delle Cave.

Inizio delle visite ore 15.00 con prenotazione obbligatoria, contributo di partecipazione € 6.

 

Per informazioni e prenotazioni:
Fondazione Castello di Padernello
tel. 030 9408766
mail: info@castellodipadernello.it

Condividi l'articolo

Ti potrebbe interessare...