La leonessa e il drago

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La leonessa e il drago

di Fondazione Dominato Leonense

10 maggio 2013

 

Geograficamente molto distanti, la città di Brescia e lo stato cinese sono in realtà più vicini di quanto si creda.
Molti sono stati i collegamenti fra queste due realtà, a partire da Giulio Aleni, gesuita bresciano che nel XVII secolo fece conoscere la cultura europea ai cinesi, integrandosi a tal punto da essere considerato il Confucio d’Occidente.

la leonessa e il dragoDopo secoli, gli imprenditori bresciani sono ripartiti verso l’Oriente, seguendo le orme dell’audace gesuita.
Serietà, attaccamento al lavoro e al dovere, acutezza e prudenza di giudizio, lungimiranza nelle scelte, sono le qualità che i nostri imprenditori rivelano nel loro contatto con il mondo cinese. Messa al bando ogni improvvisazione, l’imprenditore bresciano dimostra di saper instaurare una proficua rete di rapporti umani e di entrare in un circuito economico in cui, a differenza di quanto accade nel mondo occidentale, il valore non sta nell’individuo, ma nel sistema delle sue relazioni interpersonali.

Venerdì 17 maggio, alle 20.45, la Fondazione Dominato Leonense di Leno ospita in Villa Badia la presentazione del reportage di questa esperienza. 13 interviste a imprenditori, artisti e professionisti bresciani che si sono recati in Cina per internazionalizzare la loro attività. Le interviste, raccolte in un volume curato da Antonio Fappani e Giuseppe Marchetti, sono quelle di Marco Bonometti (OMR), Ettore Lonati (Gruppo Lonati), Attilio Camozzi (Gruppo Camozzi), Luigi Pettinati (Cassa Padana), Carlo e Filippo Maffioli (Promos), Andrea Croci (Ubi Banca), Riccardo Paderno (Antis Infortunistica) e Sante Pasotti (OMP).
Tutte fanno emergere una Brescia tenace e combattiva, capace di reagire, pronta ad accettare le sfide del presente nel momento di generale sgomento di fronte all’incalzare di una crisi economica senza precedenti.

Dalla Cina giunge di rimando all’Occidente una ventata di entusiasmo (e questa è una parola ricorrente nelle interviste), di desiderio di valorizzazione delle capacità creative e innovative dei giovani.
La convinzione che la Cina sia solo un serbatoio umano di manodopera a basso prezzo viene corretta in queste interviste dalla visione di una Cina che ha sete di conoscenza, di tecnologia e, nello stesso tempo, è capace di offrire ottimi sbocchi di mercato per prodotti della nostra terra.

Il contatto fra Brescia e la Cina non si è limitato all’aspetto economico, ma ha aperto un ponte per scambi culturali, fra i quali bisogna annoverare il successo dell’iniziativa del Maestro Pier Carlo Orizio che ha permesso di approfondire la conoscenza della musica europea e cinese; l’iniziativa di Alessandra Giappi che, con la Laba, ha aperto corsi di design e glamour in due diverse università cinesi, di Alberto Rovetta, professore di robotica spaziale nell’università di Pechino e di Antonio Gardoni che, sempre a Pechino, ha aperto uno studio di architettura assumendo giovani architetti cinesi.

La moda, il fashion, il design, il cibo italiano attraggono l’interesse di un pubblico cinese sempre più vasto ed esigente, che, proprio perché orgoglioso della sua civiltà millenaria, sa ammirare lo stile di vita, il gusto, l’arte e la cultura italiane.

L’ingresso alla serata è libero. Coordina il giornalista Tonino Zana.

 

Scarica         La leonessa e il drago_invito

 

Per informazioni:
Tel. 030-9038463

Luogo: Villa Badia, Via Marconi 28 – Leno

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